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Tiscali.

luglio 7, 2008

Questa è una bella notizia.

Se avete mai sperimentato le capacità di ascolto e dialogo di un’azienda telefonica, il fatto che qualcuno di questi signori apra un blog non può che essere una bellissima notizia.

Sto parlando di Tiscali Business News, sito di informazione aperto ai commenti, nato con l’intenzione di

offrire alle imprese di tutte le dimensioni notizie, informazioni, dati di mercato, scenari e trend del momento, dal mondo della connettività broadband, del VoIP e dei servizi web correlati.

e di

aggiornare e conversare con clienti – attuali e potenziali – e partner all’interno di uno strumento flessibile e aperto come il blog, mettendo a disposizione dati e informazioni per muoversi in modo sempre più consapevole nel mercato delle telecomunicazioni e per conoscere più a fondo le opportunità che le nuove tecnologie abilitanti, quali il VoIP, possono offrire alle aziende italiane.

(La vita sembra semplice, quando si fanno le cose giuste, no?)

Non che non abbia qualcosa da ridire, intendiamoci, ma insomma, gli appunti che seguono rigurdano piccoli dettagli di un’operazione che mi auguro aiuti a modificare l’approccio di servizio al cliente di uno dei settori centrali dell’economia, la telefonia.

Il blog è appena nato ed è a livello sperimentale (come dichiarato qui, in fondo alla lista), ed è giusto concedergli un periodo di avviamento (tanto più che si muove in un territorio a dir poco complicato), terminato il quale mi piacerebbe vederlo:

– aprirsi al pubblico non-business
– inserire delle presentazioni personali dei blogger (Gianluca è noto ai blogger, ma qui si parla al rag. Brambilla e – speriamo presto – alla sciura Pina), poi ci sono Italo ed Enrico
– ampliare un po’ l’offerta del blog a qualcosa che non sia un link al sito Tiscali 😉

Ma comunque, va già benissimo così. Per favore, continuate! E’ la voce di un consumatore che ve lo chiede…

Inoltre, scopro tra questi post che Tiscali ha un’assistenza tecnica via chat (!) supportata da Meebo… sono conquistato. Vado a disdire i miei contratti con la concorrenza di Tiscali.

Sira.

giugno 28, 2008

Insonorizzazione industriale: questo il ramo di attività dell’azienda torinese che – per usare le parole dell’apposito comunicato stampa – ha deciso di investire in comunicazione con il Web 2.0.

Tale investimento ha preso la forma di un corporate blog su piattaforma blogspot, un album su Flickr e un canale su Youtube.

Molto bene, verrebbe da dire, vedendo che perfino le aziende di natura profondamente industriale come questa si avvicinano all’ascolto e alla conversazione in rete… ma.

Ma – diceva Gianni Morandi – si può dare di più.

Lungi da me la tentazione di dare giudizi, ma dopo quasi un anno di recensioni di corporate blog e strumenti simili, comincio a pensare che si stia formando una soglia minima (in termini di completezza e interesse della “proposta blog”) senza i quali il blog finisce per assomigliare di più a un secondo sito, che non a un luogo di conversazione e scambio, com’è nella sua natura.

(Magari questa soglia c’è sempre stata, ma forse i primi ad avventurarsi nei blog aziendali potevano godere del vantaggio della novità, che li favorivano per scarsità di riferimenti. Ormai però il corporate blogging è talmente diffuso, che sta facendo diventare tutti più esigenti, secondo me).

Sono riflessioni che mi nascono anche per il tono a mio parere troppo “siamo-un’azienda-leader-con-vent’anni-di-esperienza” che caratterizza i filmati su Youtube…

Anche qui, niente contro i leader con esperienza, ma la rete ci insegna che occorre qualcosa di più del “linguaggio aziendalese” per interessare e coinvolgere: possibile che Youtube non offra filmati più intriganti, da affiancare alle monografie video sull’azienda?

Inoltre, piccole-grandi cose come una presentazione di chi scrive, un blogroll, qualche link in più all’interno dei post, magari un intervento più personale e meno tecnico ogni tanto, sono tutti elementi che potrebbero aiutare a sviluppare quella conversazione che, al momento, mi pare assente dal sito.

Perché è vero che il rumore fa ammalare, ma anche un blog in totale e isolato silenzio non fa poi tanto bene!…

Europ Assistance.

giugno 16, 2008

Il primo blog non si scorda mai, al massimo si migliora.

Devono aver pensato così, a Europ Assistance, quando hanno deciso di aggiornare la piattaforma dello storico (dal settembre 2005) primo blog per inaugurare, pochi giorni fa, l’attuale corporate blog.

Diciamo subito che il blog “storico” ha fatto secondo me un buon servizio a tutto il settore, dimostrando che anche (o dovrei dire perfino?) una società assicurativa può dialogare in modo trasparente con il proprio mercato, riuscendo ad avere uno scambio su argomenti che vanno dal viaggi in gravidanza alle promozioni sulle polizze alle iniziative di solidarietà.

Peraltro, la nota dolente di questo sito era forse la scarsità di post (solo 30 in quasi 3 anni) e – vista con gli occhi di un navigatore del 2008 – la dotazione un po’ scarsa del blog.

Problemi che saranno risolti con la nuova edizione del sito? A sei giorni dall’inaugurazione è presto per dirlo, anche se è piacevole notare l’evoluzione della piattaforma, che ora comprende una esaustiva presentazione dei blogger, una buona selezione di link a siti e blog di viaggio, una bella raccolta di immagini su Flickr e un video da Youtube.

E’ anche presente sul sito un concorso a premi per festeggiare i 40 anni di assistenza della compagnia francese.

Gravità Zero.

giugno 8, 2008

Mi permetto oggi una piccola digressione dal mondo delle aziende a favore di un’iniziativa secondo me interessantissima, che porta le “orecchie” (intese come simbolo di ascolto attivo, di disponibilità alla conversazione) nel mondo scientifico. Un ambito che – al pari e forse più di quello aziendale – risulta spesso piuttosto chiuso.

Invece, sentite come esordisce questo blog:

Perché la scienza risulta spesso difficile da comprendere? Si può spiegare in maniera chiara, semplice e divertente?

Gravità Zero è appunto un bel blog di divulgazione scientifica, dove materie come

* astronomia/astrofisica
* biologia
* chimica
* divulgazione scientifica
* fisica
* matematica

sono raccontate con parole normali da persone normali (cioé: un fisico, un matematico, una biologa e un divulgatore scientifico che… parlano come persone normali).

Fa piacere riscontrare che qualcuno avvicina i temi scientifici alle persone comuni, magari affascinando dei giovani che potrebbero trovarvi l’espressione del proprio talento. (Senza nulla togliere alla funzione di supporto all’attività scientifica dei ricercatori, che il blog dichiara di voler soddisfare).

E direi che l’obiettivo posto dalla domanda iniziale è ampiamente centrato, se i 250 post già pubblicati dall’inizio dell’anno raccontano di Pistorius come degli insegnanti blogger, di nanoteconlogie come di cipolle che (non) ricarcano gli iPod.

Il blog è davvero user-friendly e riporta gli interventi di un gruppo di autori attivi in ambito scientifico in Italia e negli Usa, tutti presentati con nome, foto e titolo in home page.

Provando a leggere qualche post – talvolta giustamente provvisto di “indicatore di difficoltà” – si ha la piacevole sensazione di capire cose difficili, nonché quella di riconsiderare fatti a noi noti sotto una prospettiva nuova.

Veramente ricca e interessante la dotazione di contenuti immediatamente visibili e fruibili: una selezione di blog scientifici (suddivisi per temi: matematica, fisica, biologia e biochimica, psicologia), una rassegna di eventi da non perdere, sezioni sulla ricerca scientifica in Italia e in Piemonte, risorse per la didattica, podcast in italiano e inglese, suggerimenti di lettura Anobii, software download, canale video su YouTube, un gioco a quiz in collaborazione con una rivista per ragazzi, interviste sui media, ebook in preparazione.

Università Cattolica (Cerif).

giugno 2, 2008

[DISCLAIMER: Questo blog si avvale della collaborazione dell’agenzia di comunicazione di cui sono partner, ed io stesso vi scrivo].

Anche questa volta (come già accaduto), essendo coinvolto in prima persona non potrò essere neutrale, ma potrò forse dare una visione “dall’interno” di un corporate blog un po’ particolare.

Sappiamo tutti quanto siano importanti le imprese familiari nell’economia italiana.

Ed è proprio sull’assunto della loro importanza che Università Cattolica ha creato il Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglia.

Ma… c’è un ma. Il family business italiano è spesso una PMI, e tali aziende non sempre prevedono attività di aggiornamento strategico.

Vi era evidentemente una distanza da colmare, fisica e culturale, tra i mille e mille imprenditori familiari italiani e i seri studiosi dell’ateneo milanese.

Ecco dove la rete si inserisce bene, aiutando l’incontro (virtuale, ma non per questo meno reale) tra chi offre strumenti inerenti – ad esempio – al passaggio generazionale o all’internazionalizzazione, e coloro che possono beneficiare di tali risorse.

In pratica: un blog come soluzione “smart” al problema di distribuzione della conoscenza.

Il blog si chiama appunto Family Business Smart, ed offre da alcuni mesi contributi di vario tipo: dalle video-interviste ai consigli di lettura, dai 40 problemi più sentiti in Italia al punto di vista delle aziende familiari sull’Expo a Milano, dalle indagini sulle aspettative delle PMI rispetto ai politici alla cronaca del recente convegno sul passaggio generazionale.

Panini (Comix).

Maggio 20, 2008

Beato te che vai in cielo, disse la supposta al missile (da “la tua tribù > battute”).

Gli alunni P, S, D, T, R, e C sono stati sorpresi a utilizzare il loro compagno F come ariete per aprire la porta dell’aula (da “sputtana il prof”).

Chi fa il mio mestiere (il pubblicitario) sa quanto sia difficile comunicare con i teenager, quanto siano giustamente sfuggenti a qualsiasi approccio persuasivo.

La Panini, nella sua community online “Se fa ridere è comix” ci fa vedere un bel modo di intrattenere un rapporto con i suoi giovani consumatori (ma sarebbe più corretto chiamarli prosumatori, cioè consumatori che producono contenuti), fatto di attenzione e ascolto.

Si ride parecchio, si ride su molti fronti, si ride praticamente sempre, cliccando sulle sezioni: leggi, ascolta, guarda i video, testati, cartelli, sputtana il prof, la tua tribù.

Il lavoro della redazione, che mi sembra assicuri al sito una costante dose di contenuti validi (e ben scritti), è integrato dai contributi del gruppo, che invia video, foto, battute e – naturalmente – commenti e voti su quanto inviato da altri.

Infine, il suggerimento pubblicitario dell’agenda di Comix, piccola clip animata inserita armonicamente nel sito (si vede cliccando su “agenda“), risulta del tutto accettabile.

Complimenti alla Panini per il suo lavoro, e grazie per la testimonianza a favore dei nostri studenti, di cui i media parlano sempre e solo nei gravi (ma sporadici) caso di bullismo, oscenità ecc.

Se la sensibilità, lo humour e l’intelligenza facessero notizia, iniziative come questa sarebbero più note.

Emporio Armani (profumi).

Maggio 13, 2008

Giorgio Armani in persona, con tanto di foto e firma, dà il brief per l’advertising contest dei profumi Emporio Armani.

L’iniziativa, supportata tra l’altro da banner pubblicitari su Youtube, offre l’occasione di diventare “advertising manager” di Armani tramite la creazione di una campagna pubblicitaria di livello internazionale articolata su annunci stampa, manifesti e spot.

I premi, differenziati per livello di diffusione (nazionali e internazionali), vanno da un massimo di 10.000 euro a un minimo di un set di prodotti.

Mentre non si può dire che l’iniziativa sia particolarmente nuova (mi riferisco allo scenario generale, e non alla moda, dove forse può vantare un primato), la sensazione è che tutto sia fatto molto bene, tenendo nel giusto conto lo stato dell’arte dell’iniziativa user-generated.

Almeno così mi sembra mentre visito il sito.

Dagli “strumenti creativi” (loghi, caratteri, colori, musiche e specifiche varie) alla gallery organizzata secondo diversi criteri (più votati, più visti, per paese, autore, tipo di creazione) dall’organizzazione del giudizio di valutazione (internauti a livello nazionale, mister Armani + management per l’internazionale) alla creazione di varie community online su Youtube, Facebook e Eyeka (che non conoscevo) viene da dire che qui c’è tutto ciò che ci si aspetta da un contest per la pubblicità user-generated… non ultima l’opzione “blog this”.

Inoltre, curiosando tra le molte entries (se non erro circa 1600), pare di osservare un livello generale buono, che credo possa effettivamente portare a una buona campagna, firmata dai consumatori proattivi del brand Armani Parfums.

Una sola domanda per chi organizza i contest: il dare risalto ai “più votati” non è un elemento che può disturbare l’oggettività del giudizio? (Me lo chiedo tutte le volte che lo vedo, evidentemente è una prassi di cui mi sfugge qualcosa….).

Bea Italia.

aprile 30, 2008

Quando capito su un blog di argomenti tecnici ho una reazione ambivalente: sento l’estraneità dei temi, ma anche l’attrazione che provo sempre davanti a ciò che non so. A questa straniante sensazione, aggiungo poi un senso di responsabilità che cerco di darmi quando scrivo qui.

Insomma, un casino.

Con il blog Caffè con Bea, però, lo straniamento è stato più morbido e gradevole, perché – a cominciare dal nome, così italianamente amichevole – ho trovato questo blog decisamente umano, dalla voce chiara e credibile, pur sviluppandosi intorno a temi a me molto lontani, quali le architetture software e le soluzioni per l’information technology.

Cominciamo dal capire dove siamo: siamo a casa di una grossa azienda multinazionale (da aprile di proprietà Oracle), con sedi italiane a Roma e Milano, la cui vocazione è “aiutare le aziende a connettere persone, processi e informazioni”.

Venendo al blog, lo presenterei prima con le parole del direttore marketing Italia Middle East e Africa Paolo Furini nel comunicato stampa:

Uno spazio aperto – proprio come un bistrot di qualsiasi città – dove puoi entrare, sederti per leggere o scrivere i tuoi appunti di viaggio, sorseggiando un caffè virtuale.

che poi arriva anche a un’interessante osservazione marketing-oriented, sul blog stesso:

Non esiste praticamente nessun contenuto italiano indirizzato a CIO, architetti software o IT manager; esistono solo contributi in lingua inglese e tarati su mercati americani o inglesi. ‘Caffè con Bea’ vuole andare a riempire questo vuoto.

Le premesse del buon blog (passione e autorevolezza) si ritrovano a mio parere puntualmente, sia quando si riferiscono a questioni di carattere tecnologico, sia quando il campo si allarga a considerazioni più generali – come ad esempio le previsioni Forrester per il mercato del web 2.0/social computing, o articoli di taglio quasi generalista (penso all’interessante paragone tra la socialità via computer vs. la socialità faccia a faccia).

Credo che il valore del blog sia funzione del valore dei blogger, che si presentano in squadra piuttosto consistente e senz’altro qualificata. Uno spessore professionale e umano che ho potuto constatare anche curiosando in qualche blog personale (qui e qui, ad esempio).

Altre cose che mi sono piaciute:
-la metafora trasversale dell’acqua (dal payoff ai prodotti all’atteggiamento mentale): liquido, azienda liquida, pensieri liquidi, aqualogic… moltissimi e continui sono i riferimenti alla fluidità;
– i company profiles su Linkedin e Facebook:
– le interviste (anche video) ai clienti (qui, qui e varie altre).

Concludendo, credo si sia capito che… ho trovato il caffè piuttosto buono. 🙂

Rimini Wellness.

aprile 21, 2008

Rimini Wellness è la fiera di fitness e wellness più importante in Italia e, da alcuni mesi, è anche un blog.

Dall’impostazione generale ai contenuti specifici, il Rimini Wellness Blog – su Live Spaces – sembra avere tutte le carte in regola.

Videoreport, sondaggio “vota il mio spaces”, album delle foto del blog, visitor locations, archivi e feed vari: sembra non mancare nulla… poi guardi meglio e vedi che i post sono 10, in 6 mesi. (Ma per fortuna gli ultimi 3 sono tutti di questi giorni… che l’avvicinarsi della fiera stia svegliando i blogger?)

Ecco da dove veniva quel senso di vuoto… e pensare che gli articoli pubblicati sono molto interessanti e toccano con pertinenza molte diverse aree del mondo fitness/wellness: stili di vita salutari, alimentazione all’aperto, fitness online

Insomma, il Rimini Wellness blog mi sembra una bella macchina, pronta con il motore acceso e il pieno di benzina, ma ferma davanti al garage.

Anche se quegli ultimi tre post forse significano che qualcuno ha ingranato la marcia…

Enermax Italia.

aprile 7, 2008

Enermax, produttore di alimentatori e periferiche per PC, si autodichiara Azienda con le Orecchie nel primo post del blog.

Potevo negare la mia attenzione? 😉

Ecco come ho conosciuto il blog Enermaxit, dove, per la verità si parla una lingua che non conosco per nulla, quella dei tecnici informatici.

Anche non conoscendo quella lingua, però, credo di cogliere interessanti segnali di attenzione e vivacità, grazie a una home page stimolante e collaborativa (sondaggio, cartina, video, skype me, linkedin profile del marketing manager… oltre agli archivi, feed e abituale ambaradan) e ad un’attitudine alla scrittura piuttosto sciolta, che spazia dalle news più prettamente tecniche agli inviti professional-mondani, dai contest online alle ricerche di personale.

La sensazione che dà il blog, anche da non tecnici, è di un’azienda dalla voce dinamica e stimolante, che parte dall’ascolto per entrare nella conversazione con i giusti toni.

Infine, noto che c’è in azienda un precedente di corporate blogging (in verità meno pimpante di quello italiano), quello di Enermax Usa.

Sarebbe interessante sapere quali considerazioni ci sono state in azienda (e se ce ne sono state) da parte dei due marketing manager.